Sono il cardiologo Antonino Di Franco, lo chef stellato Nino Ferreri, il regista e pittore Arrigo Musti, l’attrice e regista Rosamaria Spena e l’attore Orio Scaduto i vincitori dell’edizione 2023 del premio “San Giuseppe lavoratore” ideato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli, lo scorso anno, per premiare tutti quei cittadini di Bagheria, oriundi e non che portano alto il nome della Città delle ville e del Gusto nel mondo
Oggi a villa Cattolica, sede del museo Guttuso, si è svolta la premiazione che ha visto suggellare la bravura, la maestria, la notorietà dei professionisti premiati. E’ questo un premio che sta riscuotendo interesse e successo perché non solo premia le professionalità ma sottolinea la forza ed il coraggio di “farcela” emergere, uscire dalla città per crescere per poi tornare per spendere le proprie competenze, esempio per le nuove generazioni.
Chi sono i premiati:
il dottor Antonio Di Franco si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – Policlinico A. Gemelli. Lì ha continuato con la specializzazione in cardiologia sotto la guida del professor Lanza e, a un anno dal conseguimento del titolo, si è trasferito negli Stati Uniti per una Fellowship presso il Cardio-thoracic Surgery Dept della Weill Cornell/NY Presbyterian Hospital a cui poi è seguito un contratto come Post-doc Associate in Medicine presso il Cardiology Dept, completando una Fellowship in Advanced Cardiovascular Imaging. Nel corso degli anni sono stati numerosi i riconoscimenti che ha ricevuto. Oltre alle decine di pubblicazioni su giornali di medicina internazionali ad elevato impact factor, ha vinto diversi premi per il lavoro di ricerca che sta svolgendo, la sua biografia è stata inserita nell’edizione 2018 del “Marquis Who’s Who in America” ed ha ottenuto il titolo di “Top 25 investigator” della Società Americana di Ecocardiografia. Nel 2019 il prestigioso incarico di Professor of Medicine presso la Weill Cornell University di New York. Dal 2017 il Prof. Di Franco svolge inoltre attività clinica presso il proprio Studio Medico sito a Bagheria (PA).
Lo chef Nino Ferreri è patron del ristorante “Limu” a Bagheria che ad un solo anno dall’apertura è entrato nell’olimpo della ristorazione italiana conquistando lo scorso novembre la Stella Michelin. Nino è uno di quei giovani coraggiosi che compie un viaggio a ritroso, verso le origini: dalle importanti esperienze e peregrinazioni tra Svizzera, Porto Cervo e Val Gardena, fino ad arrivare a Milano come sous chef dello stellato Felix Lo Basso. Ritornando a casa Nino sceglie come destinazione del presente Torre Ferrante, l’antica torre di guardia al centro di Bagheria, a pochi metri dall’arco della Santissima Trinità, dove appunto ha sede LIMU. Nino Ferreri, che ha maturato esperienze professionali in rinomati ristoranti italiani e internazionali, presenta ai suoi clienti una cucina fresca, concreta e rispettosa della materia prima, che valorizza i prodotti del circondario. Una cucina sobria sia come numero di ingredienti sia nella tecnica di lavorazione dei prodotti selezionati. Nei suoi piatti traspaiono una grande tecnica, ricerca dei migliori ingredienti, fantasia estrosa, gusto deciso, cura dei particolari. Uno stile essenziale ma ricco di contenuti dove le materie prime vengono lavorate e i piatti progettati rispettando la massima capacità di espressione del gusto dei singoli ingredienti.
l’artista Arrigo Musti sin dai suoi esordi del 2002 si è occupato prevalentemente di arte a sfondo sociale (Impop art). Oltre alla Biennale di Venezia, padiglione Italia Arsenale, ha partecipato a numerose mostre in musei d’arte contemporanea italiani ed esteri, recentemente a Seoul. I suoi lavori si trovano in siti pubblici come il Srebrenica Memorial Center ed in collezione permanente delle Nazioni Unite, IRMCT. Alcune copertine di manuali delle Nazioni Unite IRMCT riportano suoi lavori. Finalista anche presso l’UNESCO per Arte e Bioetica. Di lui hanno scritto critici come Maurizio Calvesi, Vittorio Sgarbi, Lorenzo Canova ecc. Ha ricevuto svariati riconoscimenti tra i quali il premio Italia USA dell’omonima Fondazione. Nonostante i suoi studi giuridici recentemente è risultato idoneo all’insegnamento di Pittura presso l’accademia di Belle Arti nazionale di Bari. Dei suoi lavori hanno scritto: The Washington Post, Rolling Stone, ecc. Musti elabora uno stile pittorico originale (Impop) che, attraverso la rappresentazione del volto e del corpo umano, mira a segnalare aspetti drammatici della contemporaneità quali la violenza di genere e le diseguaglianze sociali, dando voce agli esclusi e agli emarginati. Suoi dipinti sono stati esposti in personali a Palazzo Montecitorio, Roma, 2012; Musei di Villa Torlonia, Roma, 2014; Museo Guttuso, Bagheria, 2019 e collettive tenutesi in Francia, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti. Nel 2019 ha esordito come regista con il cortometraggio “A fantastic mistake”.
L’attrice Rosa Maria Spena ha frequentato l’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico; si è formata presso il Teatro stabile di Genova; il Teatro Stabile dell’Aquila; tra i musical ricordiamo Caino e Abele. Ha una vasta esperienza di doppiaggio a Roma, ha partecipato a vari spettacoli e rassegne estive e a produzioni TV e radiofoniche ( Diagnosi,con P. Leroy, Rai due: America America.). Ha lavorato con attori come Eros Pagni, Omero Antonutti, Virgilio Zernitz,Lucilla Morlacchi, Andrea Giordana, Leopoldo Mastelloni. Da anni si occupa di formazione scenica/attoriale, di Creazione e organizzazione delle attività della scuola di teatro Casateatro, insieme a Enrica Volponi e altri colleghi del territorio.
Ha curato regie ed elaborato e adattato testi. Tra le sue attività anche la formazione negli istituti scolastici, in cui la partecipazione a rassegne e festival di teatro giovanile come quello di Palazzolo Acreide, indetto dall’INDA. Collabora con realtà territoriali professionali, con cui creiamo e produciamo spettacoli teatrali. Grazie all’attività di formazione scenica portata avanti da anni, molti dei giovani bagheresi hanno trovato e continuano a trovare realizzazione professionale al alto livello nel panorama teatrale italiano. Per esempio nelle grandi produzioni dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa.
L’attore Orio Scaduto ha iniziato recitando al teatro per poi interpretare ruoli in fiction e film. Una interminabile sequenza di lavori i suoi, dai film alle serie televisive in cui ricorrono i suoi espressivi occhi verdi, dall’espressione incantata. Non solo un caratterista ma un attore intenso capace di rivestire tutti i ruoli. E’ stato tra i protagonisti di Agrodolce, prima soap “made in Sicily”, dove ha interpretato il personaggio di Turi Granata. Tra i film a cui ha partecipato ricordiamo “Malèna” e “Baarìa” del regista bagherese Giuseppe Tornatore, “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana e “Andiamo a quel Paese” di Ficarra e Picone. Orio Scaduto, inoltre, nel 2002 venne diretto da una leggenda del cinema come il regista italo-americano Martin Scorsese nel film “Gangs of New York”. Tanti i ruoli interpretati in fiction di successo come “La stagione della caccia romanzo storico di Camilleri “Il Capo dei capi”, “L’ultimo padrino”, “Agrodolce”, “La mafia uccide solo d’estate”, “Il giovane Montalbano”, “I bastardi di Pizzofalcone” e “Provaci ancora prof”.
Alla premiazione presentata dalla giornalista Marina Mancini erano presenti oltre al sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e l’assessore allo Spettacolo e Comunicazione Giusy Chiello anche il vice sindaco Daniele Vella e la consigliera Antonella Insinga.
I premiati hanno ricevuto un’opera in ceramica, un piatto realizzato dal ceramista Maurizio Scianna ed una pergamena di merito.