E’ bella e soprattutto sorprendente la mostra d’arte allestita nei corpi bassi di palazzo Inguaggiato a Bagheria, dai fratelli Pagano, Ezio e Pino, entrambi amanti, da anni, dell’arte allo stato puro.
La mostra prende il titolo de “L’Identità culturale di Bagheria” ed è stata inaugurata sabato scorso con un dibattito molto interessante.
Ripropone i lavori di 5 eccellenze del mondo culturale di Bagheria: Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Salvatore Provino, Ferdinando Scianna e Giuseppe Tornatore.
Al piano terra del settecentesco palazzo bagherese, sono state esposte una trentina di opere, molte delle quali, poco conosciute ai più. E non è mancato il buon gusto nell’allestimento.
Di Ignazio Buttitta, noto poeta dialettale, fra i più conosciuti a livello europeo, nato a Bagheria il 19 settembre e morto il 5 aprile 1997, sono esposte, su carta, le poesie: “Parru cu tia”, “Lingua e dialetto”, “Arsura d’Amuri”, “Invito a Cena”, “Lamentu pi Turiddu Carnivali”, “Lu silenziu” e “Marabedda”.
Di Renato Guttuso, nato il 26 dicembre 1911 e morto il 18 gennaio 1987, fra i pittori più importanti del neorealismo del ventesimo secolo, sono esposte 8 opere: “Medusa di Caravaggio”, “Il dante di Guttuso”, “Uomo che dorme (riposo)”, “Ritratto di Felice Canonico”, “Donne d’Algeri”, “Donna che grida”, “Tralcio di nespole” e “Colomba”.
Di Salvatore Provino, 80 anni, nato il 4 giugno 1943 a Bagheria, residente a Roma, pittore affermato e riconosciuto fra i più importanti artisti viventi, sono esposte le opere: “L’uomo armato”, “Don Chisciotte”, “Senza titolo”, “S.T.”, “Luce sui corpi”, “Anello” e “Vanitosa”.
Di Ferdinando Scianna, 80 anni, nato a Bagheria il 4 luglio 1943, fra i fotografi più conosciuti e apprezzati al mondo, primo italiano ad avere fatto parte dell’agenzia Magnum, sono esposte le opere: “Leonardo Sciascia e Michele Toia”, “Pantelleria, Angelina”, “Sant’Elia, Sicilia”, “Riparatore di sedie”, “Donna con scialle”.
Infine di Giuseppe Tornatore, 67 anni, nato a Bagheria il 27 maggio 1956, regista cinematografico e premio oscar nel 1989, si possono ammirare le locandine dei film: “Baaria”, “Nuovo cinema Paradiso”, “L’uomo delle stelle”, “La Sconosciuta”, “La Corrispondenza” e “Ennio”.
Vengono riproposti anche dei video, uno con la voce di Ignazio Buttitta che recita poesie, documento raro che potrebbe essere utile alle nuove generazioni, un altro con un’intervista a Ferdinando Scianna e un altro ancora con le riprese del back stage di alcuni film di Tornatore, realizzato da Sebastiano Lo Buglio.
La mostra è anche raccontata attraverso un volumetto dei tascabili dell’arte edito da Museum.
La mostra potrà essere visitata dal martedì al sabato, dalle 17,30 alle 20,00, fino al 29 luglio.
Un’occasione da non perdere.