Scontri accesi sono stati protagonisti durante l’incontro tra l’amministrazione comunale di Santa Flavia e i
proprietari di attività ricettive del territorio, tenutosi presso il giardino d’inverno di Villa Filangeri. A far discutere è stata l’introduzione dell’imposta di soggiorno che verrà applicata già dal prossimo 1 luglio, rendendo Santa Flavia comune apripista dell’iniziativa rispetto alle zone limitrofe.
Se da una parte l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe D’Agostino insiste sulla priorità riconosciuta alla crescita turistica, dall’altra molti albergatori e gestori di case vacanze criticano la misura come una scelta frettolosa e addirittura controproducente, intrapresa senza tener conto delle loro esigenze e di quelle dei turisti.
«Comprendiamo le paure di un cambiamento come questo, favorire il turismo è il nostro obiettivo primario e dobbiamo intendere questa imposta come un’occasione per il territorio, un punto di partenza – ha chiarito D’Agostino – Questo incontro è stato organizzato proprio per rispondere ai dubbi e alle richieste di tutti gli addetti ai lavori del settore turistico».
Di “imposta di scopo” ha parlato Peppino Miceli, assessore al turismo: «Tutto il ricavato delle strutture presenti sul territorio verrà destinato esclusivamente alle spese che renderanno Santa Flavia un comune a vocazione turistica non più solo a parole. Abbiamo bisogno di segnaletica specifica, un servizio navetta e un’app.»
L’argomento che più di tutti ha alimentato le obiezioni dei numerosi presenti riguarda la scelta dell’amministrazione di introdurre l’imposta a partire da luglio. In questo modo, non avendo avvertito in fase di prenotazione i turisti, l’imposta graverà su di loro. Su questo è intervenuto anche l’assessore al bilancio Giuseppe Pagano, che con il resto dell’amministrazione si è impegnato a trovare una soluzione perchè l’imposta non venga attivata sulle prenotazioni già effettuate, ma esortando i presenti a segnalarlo tempestivamente sui propri portali.
Il sindaco e gli assessori presenti si sono inoltre impegnati a snellire le modalità di versamento dell’imposta, con l’intento di stabilire delle convenzioni che ne permettano il pagamento mediante piattaforme online, e a verificare che ciò possa avvenire con una cadenza trimestrale anzichè mensile.