Guerra alle frodi alimentari da parte della Guardia Costiera di Porticello che ha avviato una serie di controlli per bloccare la commercializzazione di prodotti ittici non idonei al consumo umano. Nel corso di un’operazione hanno sequestrato 2 quintali di pesce in cattivo stato di conservazione.
Il personale dell’ufficio circondariale marittimo di Porticello, coordinati dal Comandante Tenente di Vascello Silviamaria Malagrinò, durante lo svolgimento di una serie di controlli, hanno denunciato alla competente autorità giudiziaria, la detenzione, il trasporto e la commercializzazione di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione nonché sotto la taglia minima consentita.
I controlli hanno interessato l’area antistante il mercato ittico di Porticello, dove sono stati rinvenuti anche diversi esemplari di squaloidi, che spesso, dopo essere stati lavorati vengono immessi nel mercato come pesce spada, ma a causa dell’elevato tasso di mercurio, presente in maniera naturale nell’organismo degli stessi, creano allergie o infezione del tratto intestinale a causa di diversi agenti eziologici; i più conosciuti sono il protozoo “entamoeba histolytica”, responsabile della dissenteria amebica, e i batteri della specie Shighella (come la Shighella dysenteriae), causa della dissenteria bacillare o shighellosi.
I due quintali di prodotto ittico sequestrato,sono stati certificati da personale sanitario di Palermo e dal servizio veterinario di Bagheria “non idoneo al consumo umano” e quindi sottoposto a sequestro disposto dalla competente Autorità Giudiziaria che ha coordinato le operazioni.
Sono in corso indagini da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porticello competente per territorio, per accertare dove i commercianti si siano riforniti dei prodotti ittici e per identificare i commercianti che sempre più spesso immettono nel mercato prodotti provenienti da paesi asiatici.
L’Ufficio Circondariale marittimo – Guardia Costiera di Porticello continua a sensibilizzare quanti siano testimoni di attività illecite perpetrate a danno della pesca e dell’ambiente marino ed in generale, invita a segnalare tempestivamente al numero telefonico 1530 eventuale notizia/elemento, che possa essere utile per consentire una più efficace attività di contrasto.