Anche il regista bagherese Giuseppe Tornatore ha preso parte alla presentazione del libro “Teste di ciaca” di Maurizio Padovano, organizzato nel teatro comunale di Bagheria.
Con l’autore hanno dialogato anche il professore Domenico Aiello, Matteo Di Figlia e Andrea Inzerillo.
All’evento ha preso parte un numero cospicuo di bagheresi che hanno affollato il teatro comunale di villa Butera.
Il volume narra le vicende del sindacalista bagherese Agostino Aiello, ucciso alla vigilia di Natale del 1976.
Aiello venne ucciso mentre tornava a casa dopo una giornata di lavoro.
Il volume rievoca la storia della comunità bagherese, eventi che Giuseppe Tornatore conosce bene, visto che in quel periodo fu anche consigliere comunale del partito comunista, prima di trasferirsi a Roma e diventare il regista cinematografico che tutti conoscono. E Tornatore ha raccontato di quel periodo snocciolando aneddoti e ricordi personali.
L’omicidio di Aiello provocò uno sconvolgimento nella comunità bagherese.
“Teste di ciaca” rievoca la storia dei cambiamenti tra gli anni Cinquanta e Settanta.
Racconta di persone con “la testa di ciaca” cioè con la testa di pietra: testardi e inflessibili.
L’evento ha segnato l’inizio della rassegna “Il mare colore del vino”, una serie di incontri con autori e autrici. “Il mare colore del vino” si terrà con cadenza mensile, ogni terzo venerdì del mese, presso il Teatro di Palazzo Butera, a Bagheria. L’evento è organizzato dal gruppo Scuola Popolare We Care dell’associazione Bocs Aps, di Bagheria.