È morto a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo ed erede universale di Renato Guttuso.
Fabio Carapezza Guttuso era malato da tempo e viveva a Roma.
Era nato a Palermo nel 1954 e, nonostante avesse vissuto fuori la Sicilia per molti anni, era sempre rimasto legato alla sua città. Nel 2021 era stato nominato commissario straordinario del Teatro Massimo di Palermo.
Carapezza era molto legato a Bagheria e faceva parte del direttivo del museo Guttuso.
Venne nominato erede universale di Renato Guttuso prima che il pittore bagherese morisse il 18 gennaio del 1987, affinchè ne custodisse il patrimonio culturale e promuovesse nuove mostre. Ed è merito di Fabio Carapezza se a villa Cattolica sono state allestite 3 grandi opere del maestro, raccogliendo tutte le opere più importanti suddivise in cicli di 20 anni. E’ lui che ha donato anche l’ultima opera “Nella stanza le donne vanno e vengono”.
Carapezza era stato anche al centro di una lunga vicenda giudiziaria per l’eredità di Renato Guttuso, che lo aveva visto contrapposto a Marta Marzotto.
La storia si concluse soltanto nel 2001 quando la Corte di Cassazione diede ragione a Carapezza adottato da Guttuso, gravemente malato, nell’ottobre del 1986 e, sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo. All’epoca dell’adozione Carapezza aveva 32 anni.
Pur essendo un dirigente del ministero dell’Interno, dal 1992 era stato “collocato fuori ruolo” al ministero per i Beni e le Attività Culturali, dove si occupava di sicurezza del patrimonio culturale.
Fra le altre cose era stato membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall’Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l’attentato del 27 maggio 1993.
Alla moglie Tiziana e alla famiglia Carapezza vanno le condoglianze della redazione de La Voce di Bagheria.