Durante il consiglio comunale è stata approvata all’unanimità dei presenti una mozione per la realizzazione di un centro diurno per anziani, presentata dai consiglieri Giusy Chiello e Vincenzo Bellante di Principio Comune, e sottoscritta dai consiglieri di opposizione.
“Due anni fa, durante il periodo di lockdown – dichiarano Giusy Chiello e Vincenzo Bellante -, abbiamo presentato una mozione per il mantenimento del centro diurno per anziani di via Massimo D’Azeglio – realizzato dall’Amministrazione Cinque -, che rischiava di essere chiuso, in quanto, l’Amministrazione Tripoli aveva inviato loro una ordinanza di sgombero. Ricordiamo ancora le telefonate di queste persone, sfrattate dal loro centro aggregativo, che riponevano la loro fiducia in noi per poter mantenere quel luogo di aggregazione che aveva voluto fortemente il signor Carmelo Fricano, che durante il periodo dell’intimazione di sfratto era molto malato.
La mozione di due anni fa – continuano Chiello e Bellante – non è mai stata trattata e, intanto il centro diurno per anziani di via D’Azeglio è stato chiuso dall’Amministrazione Tripoli. Nel frattempo anche il signor Fricano ci ha lasciati, lasciando in noi quel ricordo di uomo tenace e battagliero, desideroso di difendere i suoi diritti e di tutti coloro che desideravano riunirsi e creare tra loro momenti ricreativi e di aggregazione.
Oggi, però, siamo riusciti a far approvare una mozione per la realizzazione di un nuovo centro diurno per anziani, da realizzare in un bene confiscato alla mafia o in un bene comunale, nel rispetto del regolamento dei beni condivisi – anch’esso realizzato dall’amministrazione Cinque -. Abbiamo chiesto di utilizzare uno strumento che fornisce la possibilità alle associazioni e ai cittadini semplici di usufruire di beni immobili in comunione, con unità di intenti.
L’unanimità della votazione in consiglio ci conferma la bontà della proposta, ma adesso la palla passa all’amministrazione comunale che dovrà prodigarsi per la realizzazione, coinvolgendo tutti coloro che vorranno dare un contributo. Noi vigileremo – concludono i consiglieri – e cercheremo di fare del nostro meglio per fare in modo che il sogno infranto di queste persone avanti negli anni, possa essere nuovamente ricostruito grazie al nostro progetto.”
