Un anno fa, il ritrovamento del corpo senza vita della povera Roberta Siragusa, 17 anni, in un burrone a Caccamo.
Per la morte della giovane ragazza è alla sbarra il fidanzato, Pietro Morreale, 19 anni, che ha sempre negato l’accaduto.
Qualche mese fa abbiamo incontrato la mamma, Iana Brancato.
Riproponiamo una parte dell’intervista alla donna.
Intervista pubblicata il 22 novembre 2021
Incontriamo Iana nella sua casa, molto accogliente, nella parte alta di Caccamo. Tutto parla di Roberta. E come non potrebbe essere così. Ci sono foto, oggetti, le scarpe di danza, quadri e ricordi. Tanti ricordi.
Mamma Iana non ha più lacrime da versare. Sorride a stento.
Con lei ci sono il marito e l’altro figlio, Dario, di un anno più grande di Roberta.
Iana racconta di quel maledetto giorno. Tiene gli occhi abbassati. Ricordare fa male.
“Ci eravamo addormentati. Abbiamo visto che non era rientrata. Abbiamo fatto delle telefonate. Ci avevano detto che era stata da amici. Ma nessuno sapeva cosa fosse accaduto dopo. Nel frattempo abbiamo sentito passare delle ambulanze. E purtroppo si è avverata l’ipotesi peggiore.”
Sorvoliamo sull’aspetto giudiziario. Ci saranno gli inquirenti e un processo a chiarire tutto.
Mamma Iana ricorda la figlia come una ragazza bella e solare. A volte parla di lei al presente.
“Roberta è sempre qui con noi. Era un vulcano. Un peperino. Amava cantare e ballare. Voleva viaggiare e conoscere il mondo. Voleva andare a Roma. Ce la porterò io. Terrò alto il suo nome”.
Anche la sua camera è rimasta immutata. Tutto è rimasto cristallizzato a quel maledetto 23 gennaio. Ci sono foto, poster, oggetti.
“Cambio le lenzuola ogni settimana -racconta Iana- Roberta vive.”
Lo scorso luglio è stato anche celebrato il diciottesimo compleanno di Roberta.
“E’ stata una bellissima festa -dice Iana- C’erano tutti i suoi amici.”
Fra i suoi sogni anche quello di conseguire la patente di guida e acquistare una Fiat 500. Piccoli desideri spezzati.
Iana mostra fiera un modellino di una 500. “Roberta ha avuto la sua macchina.” Mostrandola fiera dice: “Eccola”.
Per i primi sei mesi ha vissuto raggomitolata nel suo dolore. Seduta sul divano di cucina con in mano la foto della sua bambina. Poi, ha deciso di uscire fuori e raccontare al mondo l’amore che sua figlia aveva per la vita.
Ha deciso di andare in giro e parlare di Roberta. Lo farò con il sorriso sulle labbra. Anche perché di lacrime da versare non ne ha più.