E’ di quattro morti e cinque dispersi il momentaneo bilancio della tragedia avvenuta ieri a Ravanusa, nell’Agrigentino.
Un’esplosione ha provocato la distruzione di tre palazzine e ne ha danneggiate altre quattro.
Due donne, nella notte, sono state invece estratte vive dalla macerie della loro abitazione crollata.
Le ricerche vanno avanti. Non ci sono bambini tra i dispersi.
L’esplosione sarebbe stata causata da una grossa fuga di gas dalla tubatura del metanodotto.
Tra le cause della rottura del tubo potrebbe esserci il maltempo o uno smottamento del terreno. Nella palazzina di quattro piani distrutta dall’esplosione c’erano 9 componenti dello stesso nucleo familiare. Uno di loro, un uomo, non ancora identificato, è stato trovato morto. Due donne, dello stesso nucleo familiare, si sono invece salvate: sono Rosa Carmina, un’anziana di 80 anni, portata all’ospedale di Licata con gravi fratture, e la cognata Giuseppa Montana, che i soccorritori sono riusciti a rintracciare dallo squillo del cellulare e che è stata trasportata ad Agrigento. Anche le generalità delle due donne trovate morte successivamente non sono ancora state fornite. I vigili del fuoco scavano da ore con le mani evitando di usare mezzi meccanici nella speranza che qualcun altro sia ancora vivo. Purtroppo, però, dopo quelli delle due donne, hanno trovato ancora una persona morta.
Ancora dispersi gli altri familiari tra i quali una giovane infermiera giunta al termine della gravidanza e il marito. Domani sarebbe dovuta partire per Milano per la laurea del fratello. Straziante il dolore della madre che ripeteva «figlia mia» in attesa di notizie. Si scava ancora per cercare anche le due persone che al momento dell’esplosione si trovavano nella casa attigua.
Sono almeno 50 le persone sfollate e tra loro diversi anziani.