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lunedì 25 Novembre 2024

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Il tempo delle piste ciclabili

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pista ciclabile generica
paolo provino
Francesco Paolo Provino
5 minuti

Si inizia con il triciclo, poi si tolgono le rotelle e si parte, come i grandi, magari prima tentennando e cadendo, sbucciandosi il ginocchio, poi sempre più sicuri, pigiando sui pedali, sentendo l’aria che accarezza i capelli. Il rapporto tra macchina e essere umano non è mai stato più bello, gratificante, intenso. Parliamo della bicicletta, quel magico strumento che assomiglia alla vita: devi metterci del tuo, pedalare (nel senso letterale), affrontare le salite, le discese (a volte altrettanto impegnative), rifiatando in pianura. Si impara pian piano, un po’ come si impara a camminare, e poi non la si abbandona più: da corsa, da passeggio, mountain bike. Quello che serve è la strada davanti, si, ma quale strada?

E’ questo l’assunto di questo contributo che vuole essere da stimolo, principalmente verso i giovani studenti che giornalmente raggiungono le sedi delle loro scuole in macchina accompagnati dai genitori, o con altri mezzi in una realtà locale come quella di Bagheria già congestionata dal caotico traffico di autovetture e mezzi pesanti che ormai stenta a trovare una logica di normalità.

Partendo dalla considerazione che oggi più che mai abbiamo la necessità di dare corpo al significato dei tanti slogan che affastellano le nostre città quali “smart city” “sviluppo sostenibile” credo che sia giunto il momento che i giovani diventino artefici del loro futuro attraverso segni unici di un processo di coworking che vede la sintesi nelle piste ciclabili, quali percorsi che permettono di mantenere e amplificare questo rapporto “buono” tra essere umano e “mezzo”, un mezzo che fa bene, alla salute, all’umore, all’ambiente. Piste da realizzare, piste da mantenere, piste che collegano principalmente i giovani ed il mondo della scuola. Abbiamo l’esempio del nord Europa dove la bici è un “must” e le piste ciclabili, belle e comode, si ramificano dovunque invitando giovani e anziani, per svago o per lavoro, a frequentarle. In Danimarca, per fare un esempio, il mezzo di trasporto per eccellenza è la bici: oltre 3.000 Km di piste ciclabili segnalate, Copenaghen è stata eletta città più ciclabile nel 2015. Tanti i bambini che vanno a scuola sulle due ruote con positive ricadute sulla salute, sull’umore, sulla crescita. Ne beneficiano tutti: meno inquinamento da auto, miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini le cui conseguenti ricadute positive sono la maggiore efficienza del sistema sanitario nazionale (meno pazienti da curare), e la minor spesa sanitaria per incidentalità stradale. Fatta questa premessa analizziamo la situazione nella nostra città,

Non può esserci mobilità dolce senza collegamenti e senza un territorio fruibile che valorizzi ciò che abbiamo, potenziando la qualità della vita. o nell’ambito della mobilità sostenibile mettendo in rete gli abitati dei Comuni limitrofi che potranno effettuare gli spostamenti in maniera sostenibile ed ecologica muovendosi in bicicletta; della multi-modalità, permettendo l’integrazione tra auto-bici autobus-ferro a tutti i cittadini. In particolare deve diventare possibile e soprattutto più facile attuare la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, paesaggistico e naturalistico; l’interconnessione con altri itinerari cicloturistici ed escursionistici a totale beneficio dell’ambiente e della popolazione residente; la valorizzazione delle identità e delle eccellenze dei territori; la valorizzazione del patrimonio agricolo, enogastronomico e delle tradizioni popolari; lo sviluppo di ricettività e di servizi turistici ecosostenibili. Importante è, quindi, fare squadra e accelerarne la realizzazione”.

Pertanto ciò che chiedo è una attenzione particolare da parte dei giovani per uno sviluppo di un percorso partecipato che veda loro in primo piano nell’analisi di proposte sui percorsi e sulle modalità di fruizione della prima “ciclabile cittadina” che renda possibile un sogno comune a tutti ossia meno traffico cittadino e un’aria più respirabile. Quindi un’azione coordinata che veda attori gli studenti le istituzioni scolastiche ai vari livelli e l’Amministrazione comunale in un processo di urbanistica partecipata. Spesso i sogni si avverano per tornare ad una citazione celebre “Se puoi sognarlo, puoi farlo” Walt Disney.

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