Un barcone con un numero imprecisato di migranti, un centinaio secondo l’sos lanciato con un cellulare gsm, è naufragato a circa 12 miglia al largo di Lampedusa. Nella zona stanno operando diverse unità della Guardia costiera e della Guardia di finanza, tre navi militari della Nato e mezzi aerei. Cinquantaquattro, per ora, i migranti recuperati dalle unità impegnate nelle ricerche nel naufragio avvenuto nei pressi dell’isolotto di Lampione.
Proprio a Lampione sono stati trovati alcuni naufraghi, che erano riusciti a raggiungere a nuoto lo scoglio. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, sul barcone – un vecchio motopesca in legno di dieci metri – viaggiavano oltre un centinaio di extracomunitari. Qualcuno ha parlato addirittura di 150 persone. All’appello, dunque, mancherebbero ancora decine di persone.
L’allarme è scattato nel tardo pomeriggio di ieri in seguito a una telefonata giunta alla Capitaneria di porto di Palermo. Un immigrato ha detto di trovarsi a bordo di un barcone in difficoltà, con un centinaio di persone a bordo, a poca distanza dalla costa di Lampedusa. Immediatamente sono state avviate le ricerche che sono proseguite durante la notte. Intorno alle 2:30 le unità impegnate nei soccorsi hanno individuato la zona del naufragio, a circa 12 miglia dall’isola, e raccolto i primi superstiti.
Le unità impegnate nelle operazione di ricerca e soccorso non hanno trovato finora traccia del relitto. Un’ipotesi è che l’imbarcazione sarebbe affondata rapidamente, anche se le condizioni meteo nella zona non sono proibitive e in mare non state trovati segnali dell’avvenuto naufragio. (palermo.repubblica.it)