La Scuola Popolare del Bocs Aps di Bagheria, organizza un evento culturale per Domenica 26 settembre p.v. alle 17.15 nei locali di via Piersanti matterella, 8 a Bagheria.
Avrà luogo un dialogo “per nulla accademico” tra Santo Lombino e Maurizio Padovano il cui “leit-motiv” sarà il rapporto tra la Storia generale e la Storia come ci è restituita dall’esperienza individuale attraverso le scrittura private e nei racconti orali.
L’evento che nasce in occasione della presentazione del nuovo libro di Santo Lombino “Né Luna né Santi”.
La Scuola Popolare di Bagheria (nata nel 2019) è animata da Educatori Popolari: insegnanti ma anche cittadini attivi che partendo dalle esperienze e conoscenze personali le mettono al servizio della collettività, dell’inclusione sociale, della conoscenza, del rapporto intergenerazionale, attraverso la condivisione delle buone pratiche del sapere. Tutte le sue attività sono aperte a tutte e tutti gli abitanti del territorio.
Santo Lombino, nato a Bolognetta dove tuttora risiede, è uno degli intellettuali più raffinati della Sicilia contemporanea, ex docente di storia e filosofia nei licei palermitani. Da diversi anni si occupa di letteratura e storia dell’emigrazione, memorie autobiografiche, storia e didattica della storia ed ha insegnato presso la Facoltà di “Lettere e Filosofia” dell’Università degli studi di Palermo. Dirige la collana “Fili di memoria” per l’editore Adarte di Palermo e fa parte della direzione di “Nuova Busambra” quaderni di storia natura e cultura.
Maurizio Padovano è nato a Bagheria, dove ha sempre vissuto e lavorato. Laureato in Lettere moderne, ha conseguito un dottorato di ricerca in Filosofia del linguaggio e della mente presso l’Università di Palermo. Collabora da tempo con la rivista Segno di Palermo (sulla quale scrive di letteratura e di altro) e ha pubblicato raccolte di racconti e un paio di romanzi per le Edizioni della battaglia (Palermo), Di Girolamo editore (Trapani), Drago Artecontemporanea (Bagheria), Plumelia editore (Bagheria). Lavora come insegnante nei licei della sua città. Legge perché non può farne a meno, scrive quando si persuade di avere qualcosa da raccontare.