Venerdì 19 marzo, alle ore 10 presso il Lungomare di Aspra, avrà luogo la manifestazione ambientalista #bastafalsepromesse organizzata dal movimento Friday for Future di Bagheria. Di seguito riportiamo l’intervista ad Alice Durante, ventiquattrenne bagherese, studentessa di Ingegneria ambientale, e attivo membro del movimento.
- Salve, può spiegare l’hashtag (#bastafalsepromesse) dedicato alla manifestazione prevista per il 19 marzo?
- Salve, sì! È stato scelto questo hashtag per lanciare la manifestazione perché siamo stanchi di promesse che si rivelano spesso specchietti per le allodole. Sono anni che gli Stati siglano accordi e trattati, per cercare di arrestare o quanto meno rallentare il problema del cambiamento climatico, ma in tutto questo tempo non c’è stato un vero cambiamento. La sensazione è che ci si trovi davanti a belle parole, vuote però di concretezza. Gli accordi di Parigi sono solo gli ultimi di una lunga serie di iniziative concluse con un nulla di fatto.
- Perché è stata scelta la data del 19 marzo?
- Il 19 marzo rappresenta una data internazionale, è la Giornata globale di azione per il clima. Insieme a noi, venerdì, manifesteranno in tutto il mondo.
- Come si svolgerà la manifestazione?
- Noi del movimento stiamo preparando dei cartelloni esplicativi che forniscono informazioni su quanto inconsistenti siano state le posizioni prese dai diversi stati negli anni. Inoltre ci sarà la possibilità di preparare dei cartelloni sul posto e prima del termine della manifestazione lasceremo un disegno fatto con gessetti sul lungomare di Aspra.
- Perché è così importante difendere il pianeta?
- Egoisticamente si potrebbe dire che difendere il pianeta è difendere noi stessi. L’uomo rappresenta solo una specie che vive sulla Terra e, come ogni altra specie, è soggetta all’estinzione. Se non interveniamo subito, probabilmente l’umanità si estinguerà e il pianeta Terra, invece, riuscirà nel corso del tempo a regolarsi e quindi a guarire e proseguirà la sua storia senza di noi. È vero che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, sono quasi fisiologici. Ma è pur vero che i cambiamenti a cui stiamo assistendo sono cambiamenti troppo violenti e troppo veloci, sintomo di una sofferenza ecologica che non deve essere sottovalutata.
- Ci può parlare del movimento Friday for Future di Bagheria?
- Lo zoccolo duro di Friday for Future Bagheria è composto da studenti universitari, attivi sul territorio anche in altri contesti. Io stessa, per esempio, faccio anche parte della Consulta giovanile. Ci battiamo per un mondo più sostenibile e speriamo di riuscire a coinvolgere in questa lotta molti altri giovani. Anche se l’arrivo del Covid ci ha un po’ rallentati, stiamo preparando campagne di sensibilizzazione presso gli istituti superiori di Bagheria, nella speranza di mobilitare sempre più gente.
