Subito dopo la fine della prima guerra mondiale, la situazione amministrativa del nostro comune era molto travagliata e instabile. Continuava a essere sindaco Silvestre Galioto, eletto e in carica dal 30 settembre 1915, ma ben presto e precisamente il 25 marzo 1919 costretto a dimettersi a causa di contrasti insanabili tra le varie fazioni politiche bagheresi. Da questa data (25 marzo 1919) e fino al 7 novembre 1920, il Comune era retto da Regi Commissari Straordinari, prima Antonino Pusateri, poi Francesco Castellano.
Prima dello svolgimento delle nuove elezioni comunali, era stata costituita, da nostri cospicui concittadini, una “Commissione pro pace”, auspicata principalmente dai due rappresentanti politici on. Giuseppe Cirincione e on. Giuseppe Scialabba. Un’imponente riunione si svolse al Teatro Rotolo (vedi L’Ora del 14-15 settembre 1920) anche per discutere dei difficili problemi paesani.
Oltre all’on. Cirincione (era assente l’on. Scialabba perché occupato in impegni improrogabili), erano presenti: l’avv. Caputo, consigliere provinciale, il Notar cav. Castronovo, il Notar Russo, il cav. Salvatore Speciale, il cav. avv. Farina, il cav. avv. Gagliardo, il cav. ing. Guttuso, il cav. prof. Gargano, il cav. Castellano, Commissario prefettizio del Comune, il Segretario Maltese, il cav. avv. Russo, il prof. Di Fiore, il prof. Campanella, il prof. avv. Mimì Nasca, i Ragionieri Totò Scaduto, Onofrio Scaduto, Peppino Nasca, il farmacista cav. Giovanni Nasca, Peppino Verdone del Giornale di Sicilia, i signori Antonino e Gaetano Russo, Onofrio Cirincione, Alberto e Giovanni Speciale, i fratelli Dragotta, Isidoro D’Amico, il dottor Diego D’Amico, il dottor Gigino Rotolo, Filippo Scaduto di Vincenzo, Filippo Cuffaro e Filippo Scaduto e tanti altri.
Il prof. Cirincione riassunse l’opera commendevole spiegata dalla Commissione della pace per raggiungere l’unione degli intenti e la fusione dei cuori. Essendo questa un fatto compiuto, egli ha ritenuto doveroso chiamare a raccolta il popolo, per discutere circa l’ulteriore condotta che esso terrà per rendere salda e definitiva la pacificazione, nell’imminente ricostituzione dell’Amministrazione comunale. Poiché i partiti dovevano scomparire, era necessario che tutti i cittadini partecipassero all’Amministrazione pubblica, condividendone la responsabilità.
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Alcuni articoli giornalistici del 1920
Partenza Arditi – da L’Ora del 7-8 febbraio 1920
Bagheria, gennaio (Rotondo) – L’altra sera, un largo stuolo di cittadini bagheresi con la banda municipale, accompagnarono alla stazione ferroviaria gli Arditi che, per tanto tempo, prestarono lodevole servizio di P. S. nella nostra città. OMISSIS
N.B.- Si trattava dell’8° Reparto di Arditi distaccato nei servizi di Pubblica Sicurezza del nostro territorio comprese le campagne, per coadiuvare i pochi carabinieri e le guardie campestri. La loro partenza era considerata negativa per la sicurezza del nostro territorio.
La casa di un canonico visitata dai ladri – da L’Ora del 10-11 febbr. 1920
Bagheria, 10 – Nella via Miosi (l’attuale vi Domenico Sciortino) di Bagheria, abita – da gran tempo – l’ottantenne sac. Gagliano don Gaetano, assai noto nella Provincia, per le sue buone qualità di predicatore. Uomo di buona indole, non ha dato mai fastidio alla gente, ed è vissuto solo nella sua casetta, stimato dal suo paese e dal vicinato in ispecie. Ma, domenica sera, una brutta sorpresa doveva amareggiare il buon vegliardo: ladri ignoti, credendo, forse, che il canonico Gagliano tenesse nascosto chissà quale tesoro, approfittando della sua assenza, perché occupato in chiesa per la funzione delle quarant’ore, penetrarono nella sua abitazione, donde portarono via ottanta fazzoletti, un bracciale e un anello d’oro, 450 lire ch’erano state raccolte per l’Immacolata, circa 300 che costituivano l’unico risparmio del povero canonico ed un paio di stivalini. OMISSIS
Nozze Viola – Nasca – dal G. di S. del 24-25 febbraio 1920
Bagheria, 23 (Verdone) – Ieri a Palermo, nell’Aula Rossa, l’avv. Gestivo, delegato dal Sindaco, ha unito in matrimonio la vaghissima signorina Pina Viola del cav. Notar Francesco col simpatico e colto e nostro amico avv. Salvatore Nasca del cav. Farmacista Giovanni. I testimoni: l’on. Scialabba e il dott. Ferruzza. Il cav. Gestivo, con squisita signorilità, offrì la penna d’oro, uno splendido mazzo e champagne. Gli sposi offrirono lire cento per gli orfani di guerra.
Stamane, in quell’aristocratica Cappella del Rosario, ha avuto luogo la funzione religiosa, in presenza di un largo stuolo di elegantissime signore e di amici. Officiò mons. Cav. Richichi che rivolse alla giovanissima e bella coppia simpaticissime patole di augurio. Testimoni: l’on. Scialabba, l’avv. Corselli, l’avv. Ferruzza, il dott. Giustolisi. OMISSIS
L’on. Cirincione per gl’impiegati comunali – da L’Ora del 18-19 marzo 1920
Rotondo ci scrive da Bagheria – Grazie all’interessamento lodevolissimo dell’on. Cirincione, questi impiegati comunali hanno riscosso gli arretri sullo stipendio, dopo l’attesa di un anno e quattro mesi, nel quale periodo di tempo son vissuti in condizioni miserevoli. Gl’impiegati, soddisfatti, sentono il dovere di tributare la loro riconoscenza all’illustre on. Cirincione, da una parte, ed all’ottimo cavaliere Antonio Pusateri, R. Commissario, il quale non è rimasto sordo ai lamenti di tanti poveri padri di famiglia. OMISSIS
Giovane bagherese che si fa onore – dal G. di S. del 27-28 luglio 1920
Bagheria, 27 (Verdone) – Nella R. Università di Roma si è laureato in Medicina e Chirurgia il valoroso giovane Diego D’Amico dell’industriale Sig. Isidoro.
La tesi di laurea ha riportato il plauso del relatore – il nostro illustre concittadino prof. Cirincione – e della Commissione esaminatrice. Il Dott. D’Amico ha presentato oltre cinquecento preparati microscopici ed ha esposto solo una parte delle sue ricerche scientifiche di istochimica ed anatomia patologica dell’occhio. La tesi è stata giudicata degna di partecipare al concorso per l’assegnazione del premio “Girolami”. Il D’Amico è reduce dal servizio militare, avendo partecipato come volontario tenente di fanteria alla guerra di redenzione, rimanendo ferito sul Monte Sabotino, guadagnandosi la Croce al merito. Egli ha così ripreso – laboriosamente – la sua vita di studioso: nel 1907, infatti, risultò primo assoluto nel concorso indetto dal Convitto Nazionale di Palermo, dove completò le scuole medie.OMISSIS
Festa magistrale nel villino del prof. Aiello – da L’Ora del 15-16 maggio 1920
(Rotondo) – Magnifica è riuscita la festa indetta dalla Sezione U. M. N. (Unione Magistrale Nazionale) di Bagheria, allo scopo di consolidare l’avvenuta ricostituzione di essa. Un largo stuolo di leggiadre signorine ha fatto corona ai vecchi maestri. Non è mancata una bella escursione in montagna, né la rituale visita alla Certosa.
Nel villino del prof. Aiello, decano del corpo insegnante e Presidente della Sezione, ha avuto luogo un banchetto familiare. Il prof. Aiello ed il prof. Avv. Nasca, col loro brindisi, hanno sciolto un inno all’avvenuta ricostituzione della Sezione. OMISSIS
Festa di Sant’Antonino – Sorteggiato un asino – da L’Ora dl 19-20 giugno 1920
(Rotondo) – La festa in campagna, celebratasi ad onore di S. Antonino, quest’anno è riuscita solenne ed interessante. Il presidente del Comitato, Nino Scola, noto commerciante, non ha badato a sacrifizi pecuniari, pur di offrire al numeroso pubblico accorso al Convento, numeri di attrazione originali. La corsa degli asini ha provocato una grandissima ilarità. L’illuminazione ad acetilene, i fuochi artificiali e la processione religiosa sono riusciti imponenti. I concerti municipali, eseguiti dalla banda municipale di Bagheria, sotto la direzione del giovane e valoroso maestro Ficano, sono riusciti interessantissimi
L’intero stradale Angiò e la piazzetta del Convento erano gremitissimi di gente di ogni ceto.
Nuovo Consiglio Comunale – dal G. di Sicilia del 17-18 novembre 1920
Bagheria, 10 – Ieri l’altro (8 novembre 1920) ebbe luogo l’insediamento del nuovo Consiglio comunale. Il Commissario, cav. Castellana, che esordì mandando un caloroso saluto ai nuovi eletti, fece una lucida completa esposizione delle condizioni non floride del bilancio comunale, dando comunicazione delle quistioni risolte durante la sua gestione e quelle del suo predecessore cav. Pusateri, e avvisando di quali problemi dovrà urgentemente occuparsi la nuova Amministrazione. Chiuse inneggiando alla concordia degli animi che soltanto può rendere più agevole l’arduo compito di provvedere agli attuali grandi bisogni del paese. OMISSIS
Composizione Giunta: Sindaco Galioto Silvestre – Assessori titolari: Verdone Giuseppe, Paladino Michele, Scaduto Onofrio, Cirrincione Onofrio –Assessori supplenti: Dragotta Giuseppe e Speciale Alberto. OMISSIS
Ufficio Postale di Aspra – da L’Ora dell’11-12 dicembre 1920
Ad Aspra si è inaugurato l’Ufficio Postale. Alla cerimonia è intervenuto l’illustre on. Cirincione, seguito dal sindaco cav. Galioto, dagli Assessori: Verdone, Cirincione e Speciale e da molti professionisti bagheresi, fra i quali abbiamo notato il cav. Pasqualino Gagliardo, Presidente del Comitato “Pro Colonia Marina”, il cav. Domenico Sciortino, il Notar Russo, il prof. Di Fiore, l’ing. Guttuso e tanti altri dei quali ci sfuggono i nomi.
Il prof. Cirincione ha detto che continuerà sempre ad occuparsi delle sorti della borgata alla quale, oltre alla luce elettrica ed all’Ufficio postale, già ottenuti, farà anche ottenere il ricovero per le barche e l’ambulatorio pei tracomatosi. Ha parlato della istituzione Colonia marina e ne ha messo in rilievo i grandi vantaggi che ne ritrarranno i bambini poveri e gl’infermi. OMISSIS
Finalmente il passaggio a livello – Consiglio Comunale del 12 dicembre 1920
Il Presidente comunica al Consiglio che finalmente il Compartimento delle Ferrovie di Stato, secondando il desiderio di questa cittadinanza, consente di stabilire un passaggio a livello pubblico attraverso la ferrovia al Km 13004,70 per mettere in diretta comunicazione il Corso Butera e il Corso Baldassare Scaduto e quindi con la frazione Aspra al mare, mediante l’onere di L. 4.500 a carico del Comune, per la esecuzione degli impianti e delle spese necessarie all’apertura del nuovo passaggio a livello.
L’assicurazione contro l’invalidità e la vecchiaia – da L’Ora del 22-23 dic. 1920
Rotondo ci scrive da Bagheria – Il provvido decreto-legge 21 aprile 1919 N. 603, entrato in vigore il 1° luglio di quest’anno, ha lo scopo di assicurare a tutti i lavoratori una pensione per quando compiranno i 65 anni di età; d’altra parte comprende le cure, l’assistenza ed eventualmente la pensione in caso di invalidità, più un assegno temporaneo alle loro vedove ed orfani, in caso di morte del capo di famiglia. L’assicurazione, come prescrive il detto decreto, si fa con una ritenuta sul salario o stipendio del lavoratore, alla quale il datore di lavoro deve aggiungere una somma equa come un contributo; il tutto poi è integrato da un contributo fisso dello stato.
È questo un grandissimo passo per ottenere che chi vive delle proprie fatiche abbia la sicurezza dell’avvenire e noi vorremmo che i lavoratori di questa industre cittadina, nonché i datori di lavoro si rendessero edotti delle succitate disposizioni di legge.
Bagheria che conta molti stabilimenti di prodotti alimentari, rinomate fabbriche di essenze e di citrato di calcio, vaste cave di conci di tufo, una bella colonia di carrettieri ed un elevato numero di coltivatori della terra, non dovrebbe rimanere addietro agli altri paesi. L’assicurazione contro l’invalidità e la vecchiaia è obbligatoria per tutte le persone d’ambo i sessi dai 15 ai 65 anni, e i datori di lavoro sono obbligati di provvedere al ritiro delle tessere dal Municipio.