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sabato 23 Novembre 2024

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Resto al Sud: rafforzati gli incentivi

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roberto lo meo
di Roberto Lo Meo
6 minuti

Con l’approvazione definitiva del Decreto Rilancio (legge 17 luglio 2020, n. 77) sono state introdotte importanti novità per gli incentivi RESTO AL SUD. In particolare per le iniziative svolte in forma individuale, il finanziamento massimo passa da 50.000 a 60.000 euro (art. 245 bis), mentre per tutte le iniziative il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50% delle spese ammissibili.

Inoltre è stato confermato (art. 245) che le imprese finanziate con RESTO AL SUD possono ottenere, al completamento del loro Progetto, un ulteriore contributo a fondo perduto, pari a 15.000 euro per le Ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale, e 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro, per le Società.

Grazie a tali modifiche legislative, la Misura RESTO AL SUD diventa più interessante per tutti coloro che vogliono avviare una nuova imprenditoriale o una attività professionale.

I Beneficiari della Misura sono gli under 46 che al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), e non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017; inoltre possono essere finanziate anche i liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Sono agevolabili quasi tutti i settori di attività tranne l’agricoltura ed il commercio; ogni soggetto richiedente può ricevere un finanziamento massimo di 60 mila euro, mentre nl caso in cui la richiesta arrivi da più soggetti, già costituiti in Società o costituendi, il finanziamento massimo è pari a 200 mila euro.

Le spese ammissibili riguardano:

ü opere edili per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa);

ü macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;

ü programmi informatici e servizi per le tecnologie per l’informazione e la telecomunicazione;

ü altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative nel limite del 20% massimo del programma di spesa).

Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e quelle relative al costo del personale dipendente, gli acquisti tramite leasing, imposte e tasse.

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese e prevedono un contributo a fondo perduto, pari al 50% del programma di spesa, e un finanziamento bancario, pari al 50% del programma di spesa

concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra INVITALIA e ABI, garantito dal Fondo di garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono coperti da un contributo in conto interessi. Il finanziamento bancario deve essere restituito in 8 anni di cui 2 di preammortamento. Le agevolazioni sono erogate in regime “de minimis”.

Riguardo alla presentazione delle domande, queste possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di INVITALIA, l’Agenzia del Ministero dello Sviluppo Economico che gestisce la misura agevolativa. E’ necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC). La domanda è costituita dal Progetto imprenditoriale da compilare on-line e dalla documentazione da allegare, secondo la modulistica presente sul sito internet www.invitalia.it.

Dal 15 gennaio 2018 (data di entrata in vigore della norma) ad oggi sono state finanziate oltre 5.600 domande nel Mezzogiorno e sono stati creati più di 10.000 posti di lavoro.

Anche nel nostro territorio sono diverse decine le attività finanziate che hanno consentito a tanti giovani di mettersi in proprio e avviare una propria attività lavorativa; per citare solo alcuni esempi, si va dal parrucchiere all’estetista, da una agenzia di grafica pubblicitaria ad una palestra, dalla produzione ed installazione di infissi ad una gastronomia da asporto.

Concludendo, la Misura agevolativa costituisce una grande opportunità per tutti i giovani che vogliono avviare una nuova impresa, e realizzare così il loro sogno di avviare una nuova iniziativa imprenditoriale che possa costituire anche fonte di sostentamento economico.

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