Sono tanti gli studenti siciliani fuori sede che vorrebbero tornare a casa ma che non possono a causa del ridotto numero di treni e voli che collegano la Sicilia a diverse regioni del Nord Italia. In un primo tempo il Presidente della regione Siciliana Nello Musumeci aveva negato il ritorno, poi per fortuna, ha cambiato idea.
Condivisibili le ragioni degli studenti: si tratta per lo più di giovani siciliani che per vivere si arrangiano con dei lavoretti che a causa del diffondersi del virus hanno perso, o che sono aiutati dai genitori che però vivono in questo momento una difficoltà economica oggettiva e che quindi non riescono a mandare più i soldi necessari ai figli.
Di fronte ad una problematica così complessa, la soluzione potrebbe essere quella fino ad adesso adottata e che sembra stia funzionando: la registrazione di chi arriva da altre regioni italiane/altri stati presso un portale messo a disposizione dalla Regione Sicilia, l’autodenuncia presso il proprio medico di base o presso l’Asp e la quarantena obbligatoria.
Se tutte queste norme venissero rigorosamente rispettate, la possibilità di una nuova ondata di contagi sarebbe molto improbabile.
I giovani siciliani bloccati in altre regioni d’Italia hanno lanciato un video e un hashtag #fatecitornare, in modo da trovare una soluzione che sia scevra da rischi per tutti e che consenta a loro e alle loro famiglie di tirare un sospiro di sollievo.