Sono complessivamente 106.962 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 355 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 1.189. Si tratta dell’incremento più basso dal 2 marzo: quel giorno l’aumento dei nuovi casi fu di 258 mentre il giorno dopo l’incremento fu di 428 nuovi casi positivi. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.
Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Ad oggi sono 2.812, 124 in meno rispetto a ieri. Di questi, 971 sono in Lombardia, 61 in meno rispetto a ieri. Dei 106.962 malati complessivi, 25.786 sono ricoverati con sintomi, 1.107 in meno rispetto a ieri, e 78.364 sono quelli in isolamento domiciliare.
Sono 22.745 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 575. Ieri l’aumento era stato di 525.
Stop diffusione del contagio al centro sud.
“Essere riusciti a impedire la diffusione del contagio nelle regioni del centro sud è un dato ormai solidamente corroborato dall’evidenza dei numeri: anche oggi ben 13 tra Regioni e Province autonome hanno un numero di decessi inferiore a due cifre, addirittura due regioni senza casi fatali”.
Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, in conferenza stampa alla Protezione civile. Nelle prossime ore – ha detto ancora Locatelli – verrà resa nota una call per tutte le aziende che ritengono di avere i test” sierologici che rispondono ai requisiti indicati dal governo.
La Call “sarà aperta per 5 giorni”.
Subito dopo, ha aggiunto, “un panel identificato dal commissario Arcuri, con competenze tra loro complementari, procederà all’identificazione del test” che verrà poi somministrato ad un campione di 150 mila persone.
Stop all’appuntamento quotidiano con la conferenza stampa della Protezione Civile, che non è mai mancata dallo scorso 22 di febbraio.
“I dati sanitari ci indicano che si è alleggerita decisamente la pressione sulle strutture ospedaliere e tutto ciò ci rende consapevoli del grande lavoro svolto negli ospedali e della collaborazione dei cittadini – ha detto Borrelli – Per questo abbiamo deciso di rimodulare le conferenze stampa: continueremo a garantire massima trasparenza su dati ogni giorno veicolandoli sul sito, mentre due volte a settimana terremo un punto stampa”.