Quarantasette indagati. Un intero reparto sotto accusa per la morte di un uomo di 42 anni, Giuseppe Tribuna, impiegato della Sovrintendenza ai Beni culturali della Regione, residente a Ficarazzi, sposato e padre di due figli, avvenuta nel giugno scorso alla Chirurgia generale e d’urgenza del Policlinico di Palermo. Hanno appena ricevuto l’avviso che il 28 agosto prossimo sarà conferito l’incarico per eseguire l’autopsia sul cadavere che sarà riesumato.
L’iscrizione massiccia nel registro degli indagati è un atto dovuto nell’inchiesta aperta per fare chiarezza sul decesso di Tribuna. All’uomo era stata diagnosticata una pancreatite acuta. Il decesso avvenne dopo una settimana di ricovero. Secondo i parenti, si sarebbe trattato di un caso di malasanità. Le cure non sarebbero state né corrette né tempestive. Da qui l’ipotesi di omicidio colposo avanzata dopo che l’avvocato Giuseppe Martorana ha presentato un esposto in Procura per conto dei familiari della vittima. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Renza Cescon.
L’elenco degli indagati si apre con il direttore del reparto, Gaspare Gulotta, e prosegue con quello di dirigenti, medici e sanitari: Gianfranco Cocorullo, Giuseppe Profita, Sebastiano Bonventre, Francesco D’Arpa, Giuseppe Salamone, Antonino Agrusa, Giovanni Guercio, Giorgio Romano, Gabriella Militello, Carmela Amato, Gregorio Scerrino, Salvatore Napoli, Eligio Proto, Salvatore Cavallaro, Antonino Federico, Antonino Tutone, Antonietta Alongi, Emilia Rubino, Santi Maurizio Ranieri, Gioacchino Ingoglia, Fiammetta Ronga, Roberto Inturretta Maniscalco, Filippo papa, Jessica Gramuglia, Umberto D’Angelo, Diego Macaluso, Raffaella Martino, Vittorio Macchiarella, Pietro Romano, Alessandra Cirino, Isidoro Cannella, Vito Lo Greco, Sergio Salerno, Vincenzo Verde, Giuseppe Caruso, Fabio Cannizzaro, Claudio Genova, Vincenzo Baglio, Francesco Achille, Giuseppe Salemi, Francesco Scoppa, Fabrizio Candela, Giovanni Mazzola, Francesco Vaccaro.
La replica dell’azienda è affidata alle parole del direttore generale Mario La Rocca: “Non mi risulta che ci siano stati errori sanitari. Siamo comunque rispettosi del lavoro della Procura, fiduciosi nella soluzione positiva della vicenda e certi della professionalità del personale medico e sanitario del reparto”. (livesicilia.it)